In una società sempre più dinamica e longeva, che rincorre la produttività a ritmi frenetici e genera abitudini caotiche, la gestione del tempo per sé diventa sempre più difficile, come quello dedicato al movimento. Questo circolo vizioso è la base delle più comuni patologie croniche del nuovo millennio.
In questo articolo vogliamo soffermarci su una di queste patologie, la sarcopenia, che si associa spesso ad altri aspetti: l’infiammazione, l’osteoporosi, l’obesità, la demenza, la menopausa. Ma anche cardiopatie, malattie metaboliche, osteoporosi, disfunzioni ormonali e, infine, sarcopenia.
Analizzeremo di seguito queste concatenazioni.
SARCOPENIA, INFIAMMAZIONE E OSTEOPOROSI
La parola “sarcopenia” deriva dal greco e significa “mancanza di muscolo”: con questo termine fu definitiva la perdita della massa muscolare correlata all’età.
Con l’età, infatti, si insatura un declino fisiologico della massa muscolare: dopo i 50 anni si stima che si perda ogni anno l’1-2% della massa magra. Questa percentuale, spesso, è anche più alta e le cause non sono imputabili solamente a fattori fisiologici, ma anche all’inattività fisica e allo stile di vita sedentario, che catalizzano il depauperamento delle componenti metabolicamente attive nel corpo come il muscolo e le ossa. Ciò comporta inevitabilmente segnali che deteriorano la qualità di vita, quali:
- difficoltà nella mobilità;
- scarsa funzionalità degli arti per periodi di camminata prolungata;
- forza che si esaurisce velocemente per sforzi brevi e intensi;
- crampi notturni;
- cachessia generale, cioè uno stato di profondo deperimento, caratterizzato da scarsa energia, rallentamento delle capacità psichiche e una non trascurabile perdita di appetito.
Diversi studi documentano che la sarcopenia è correlata ad aumentato rischio di frattura ossea: maggiore è la severità della sarcopenia, più aumenta il fattore di rischio. Oltre lo stress meccanico e l’età sono diversi i fattori endocrini di cui è stata documentata un’incidenza diretta sia a livello osseo che muscolare: insulina, Gh (ormone della crescita), testosterone, estrogeni, ormoni tiroidei, vitamina D. Questo significa che sarcopenia e osteoporosi il più delle volte vanno a braccetto.
L’osteoporosi è una condizione subdola che non manifesta segni evidenti ma che, una volta oltrepassata la mezza età, può diventare un ostacolo per la salute. Abbiamo parlato di osteopenia e osteoporosi in un articolo del nostro blog (clicca qui per leggerlo: “L’allenamento può prevenire l’osteoporosi?”).
La sarcopenia, inoltre, è strettamente correlata all’infiammazione, anche questo fenomeno si manifesta attraverso forme che potrebbero non destare sospetti: un’alterazione funzionale alla respirazione, mutati livelli di energia, ridotta o eccessiva capacità di percepire dolore. (Abbiamo già parlato dell’infiammazione in questo articolo: “Combattere l’invecchiamento con l’allenamento antiaging”).
SARCOPENIA E OBESITÀ
L’immagine che si delinea dalle descrizioni offerte della persona sarcopenica – poco muscolo, poca attività fisica, infiammazione, osteoporosi – potrebbe essere quella di un individuo di basso peso e piccole proporzioni.
Esistono, tuttavia, forti correlazioni tra obesità e sarcopenia: si parla di obesità osteo-sarcopenica quando all’aumento di peso ponderale si associa la liberazione di molecole ad azione infiammatoria che danneggiano il funzionamento muscolare e che creano i presupposti per il deposito incontrollato di grasso a livello viscerale e per l’infiltrazione dello stesso a livello osseo, generando perdita di densità ossea e debolezza.
Quanto al potenziale impatto sul cuore possiamo osservare che la prevalenza percentuale di malattia cardiovascolare è significativamente aumentata in soggetti sarcopenici sia in presenza che in assenza della sindrome metabolica, così da considerare la sarcopenia un fattore di rischio indipendente.
SARCOPENIA E FUNZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Vi è anche un’interessante correlazione tra sarcopenia e funzione del sistema nervoso centrale.
In uno studio cinese, effettuato su una comunità di persone di età media di 75 anni, è stato notato come gli individui liberi da demenza sono quelli con una buona performance fisica. In questi stessi soggetti esiste anche una minore incidenza di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari.
Alla luce di queste evidenze possiamo sostenere che la scarsa attività fisica preceda la demenza: avete mai notato il rapido declino psicofisico degli anziani allettati?
SARCOPENIA E MENOPAUSA
Non va dimenticata la prevalenza della sarcopenia nella donna in menopausa.
La menopausa, dal punto di vista endocrino, è uno sconvolgimento nella donna poiché causa un sensibile calo di estrogeni, ormoni importanti nell’equilibrio endocrino, che regolano la composizione corporea. Cosa accade? Il tessuto adiposo viscerale aumenta, inducendo uno stato infiammatorio, che si ripercuote sulla funzione muscolare. Sin dalla perimenopausa, dunque, si instaurano dei processi catabolici, che potrebbero essere calmierati mantenendo alti gli indici di attività fisica anche attraverso un costante allenamento della forza oltre che a uno stile di vita attivo.
In questo articolo, dunque, siamo partiti dall’infiammazione e siamo arrivati ad analizzare il tessuto muscolare. Alla luce di queste evidenze possiamo affermare che il tessuto muscolare può essere considerato come un vero e proprio organo endocrino, quindi uno strumento essenziale per il nostro benessere. Avere cura di alimentare il muscolo con una giusta dose di nutrienti ed esercizio previene i fenomeni di invecchiamento, osteopenia e anche di sarcopenia.
La sarcopenia costituisce un importante e ancora sottovalutato problema nella salute nell’individuo di mezza età, nella donna e nell’anziano. Peggiora con l’età, con la perdita di ormoni sessuali dovuta alla menopausa e con la mancanza di esercizio fisico, oltre ad altre condizioni di immobilità come l’allettamento prolungato. Presenta, inoltre, importanti comorbilità con la patologia cardiovascolare e con il deterioramento cognitivo nei casi di invecchiamento e demenza.
Tuttavia, la sarcopenia diventa reversibile grazie al potenziale salutogenico e plastico dell’esercizio fisico se programmato e applicato come principale strumento di prevenzione.
Chin SO, Rhee SY, Chon S, Hwang YC, Jeong IK, Oh S, Ahn KJ, Chung HY, Woo JT, Kim SW, Kim JW, Kim YS, Ahn HY. Sarcopenia is independently associated with cardiovascular disease in older Korean adults: the Korea National Health and Nutrition Examination Survey (KNHANES) from 2009. PLoS One. 2013;8(3):e60119. doi: 10.1371/journal.pone.0060119.
Sjöblom S, Suuronen J, Rikkonen T, Honkanen R, Kröger H, Sirola J. Relationship between postmenopausal osteoporosis and the components of clinical sarcopenia. Maturitas. 2013;75:175-80.
Uras R, Pontis A, Pilia I, Ariu M, Romagnino S, Muroni A, Fancello P, Lello S, Orrù M, Pilloni M, Marotto MF, Melis GB, Paoletti AM. Composizione corporea: correlazione con lo stato endocrino e l’età. In Pagg 351-6. La Medicina della Riproduzione e della Sessualità. Foresta C, Lenzi A, Ferlin A, Garolla A (eds), Melis GB Isidori AM (Co-eds), 2010 CLEUP SC. Coop. Libraria Editrice Università di Padova”.
Wang L, Larson EB, Bowen JD, van Belle G. Performance-based physical function and future dementia in older people. Arch Intern Med. 2006;166:1115-20.